a proposito di rumori, attenzione al regolamento di condominio…

la norma regolamentare può diventare, per il Condominio, una ghigliottina più restrittiva di quanto prevede l’art. 844 cod.civ. in tema di immissioni. Lo ha stabilito il Tribunale di Milano con sentenza n. 5465/2016 del  3 maggio 2016.

Un condomino (rectius,  un conduttore di un condomino)lamentava disturbo da immissioni di rumori all’interno della propria unità e provenienti da parti comuni.

Il Giudice ha ritenuto che in questo caso la norma codicistica e il limite della normale tollerabilità fossero superati dalla previsione specifica del regolamento di condominio: la norma interna faceva «assoluto divieto di recare disturbo ai vicini con rumori di qualsiasi natura e, segnatamente, dalle ore 20,00 alle ore 8,00» . Tale prescrizione è stata ritenuta dal Giudice  ben più restrittiva di quella posta dall’articolo 844 cod.civ. , che invece richiede all’attore di provare  che i rumori  superino la normale tollerabilità. Il Tribunale ha comunque ribadito che «non vi è la necessità di ricorrere ad una perizia fonometrica allorché il giudice, basandosi su altri elementi probatori acquisiti agli atti, si sia formato il convincimento (…) che vi sia stato il superamento dei limiti di tollerabilità» (Cassazione, sentenza 3000/97)”.

 la sentenza per esteso

qui

© massimo ginesi giugno 2016

 

in corso di modifica la norma uni 10200 sulla contabilizzazione del calore

Sono state elaborate modifiche alla norma tecnica a cui possono essere svolte osservazioni sino al 13 giugno 2016. Maggiori dettagli si trovano alla pagina  ripartizione delle spese ,   sul sito dell’Ente Italiano di Normazione.

Va evidenziato che sono in itinere anche ipotesi di modifica al D.lgs 102/2014, volte a correggere le possibili disparità di trattamento, soprattutto negli edifici destinati a seconde abitazioni e per i piani posti ai margini del fabbricato. A tal proposito la X commissione del Senato ha inviato osservazioni al Governo.

© massimo ginesi giugno 2016 

niente negoziazione assistita se è già stata esperita la mediazione

E’ quanto ha deciso il Tribunale di Verona (estensore Vaccari) con l’ordinanza del 12 maggio 2016, decidendo su un caso in cui si poneva il problema della sovrapposizione tra la mediazione e la negoziazione assistita, poiché entrambi i procedimenti sono previsti dall’ordinamento come obbligatori  ai fini della procedibilità dell’azione giudiziale (ad esempio cause relative risarcimento danni da sinistro stradale).

Interessante la riflessione del giudice sulla portata della norma sulla negoziazione assistita: l’ambito di applicazione di tale norma, «la cui legittimità costituzionale, per contrasto con l’articolo 24, comma 1, della Costituzione è alquanto dubbia», deve ritenersi limitato ai casi in cui la medesima domanda o una pluralità di domande distinte siano soggette a condizioni di procedibilità diverse.

Si finirebbe altrimenti (e secondo quel giudice già vi sono dubbi che si sia travalicato il limite) per ostacolare il diritto di difesa garantito dalla norma costituzionale.

l’ordinanza per esteso qui

© massimo ginesi – giugno  2016